Nella precedente puntata è stato introdotto il discorso relativo alla scelta di un processore, guardando alla famiglia Intel. Oggi concludiamo lo sguardo ai prodotti della casa di Silicon Valley introducendo i processori di ultima generazione: Core 2 e Nehalem. È importante fin dall’inizio chiarire le differenze principali sulle quali analizzeremo i vari processori: la quantità di cache, una memoria che gestisce i dati ricevuti dalla ram prima che siano elaborati dai core del processore; la velocità del Front Side Bus (FSB), il canale bidirezionale di dati attraverso il quale la cpu comunica con gli altri componenti del computer.
Intel Core 2
Quando nel 2006 la Intel si accorse che oramai l’architettura Pentium aveva fatto il suo tempo e che la corsa ai gigahertz era oramai finita, mise sul piatto della bilancia che al tempo pendeva per AMD un processore rivoluzionario in grado di garantire altissime performance limitando i consumi, ribaltando quindi completamente la filosofia dei processori precedenti. Si tratta di microprocessori x86 di ottava generazione, suddivisi nelle 3 fasce di Core Duo, Core Quad e Core Extreme ad identificare i primi due il numero di cpu sul die, il terzo la gamma dedicata agli appassionati di overclocking estremo. Da non confondere con i processori Core Duo e Core Solo dedicati all’ambito mobile. Inizialmente erano costruiti con processo a 65nm (Conroe ed Allendale), da inizio 2008 il processo di produzione è stato aggiornato e portato a 45nm (Wolfdale e Ridgefield), tutti su socket LGA775.
Di questa serie ne esistono vari tagli, identificati con sigle ben precise.
Core 2 Duo: si tratta di processori dual core particolarmente indicati per computer che non richiedono grosse capacità di calcolo. Il processore più economico è l’E2140, un processore da 1,6Ghz e 1Mb di cache L2 staccato sul mercato ad un prezzo di poco superiore ai €50. La serie 2 arriva fino al E2220, sempre 1Mb di cache L2 ma frequenza a 2,4Ghz. La serie E4xxx arriva fino a 2,6Ghz e vanta rispetto alla sorella minore una cache L2 doppia, quindi da 2Mb. La serie E3xxx vanta 2 modelli di ultima generazione: frequenze molto elevate, a partire da 3Ghz, 6Mb di cache L2 e bus a 1333Mhz. La serie E5xxx è molto nutrita, andando da 1,8Ghz fino a 3Ghz, con cache di 2Mb o di 6Mb a seconda dei modelli. La serie E6xxx è stata la prima presentata: frequenze variabili da 1,86Ghz a 3Ghz, i primi modelli avevano 2Mb di cache, raddoppiati poi in una seconda revisione quando la cache dei processori di questa serie è stata portata a 4Mb. La serie E7xxx ha la cache di 3Mb con bus a 1066Mhz, mentre l’ultima serie, E8xxx, ha il bus a 1333Mhz e cache di 6Mb.
Il range di prezzo dei Core 2 Duo parte da ca. €50 fino a poco meno di €150. Scegliere non è certamente facile: in questo momento, per un pc multimediale che offra discrete prestazioni home/video (giochi, filmati da caricare su youtube, fotoritocco di base, mediacenter) i migliori processori dal punto di vista del rapporto prestazioni/prezzo sono l’E5400 e l’E7200. La serie E8xxx ha mostrato ottime potenzialità in overclocking e può essere una valida scelta per videogiocatori che vogliano raggiungere discrete performance, potendo coniugare in tal modo alte frequenze di lavoro con consumi ridotti rispetto ad un quad core (da ricordare a tal proposito che la maggioranza dei giochi in commercio non sfrutta più di un core a pieno regime e che si contano sulla punta delle dita i games che sfruttano realmente un dual core). Per valutare al meglio i singoli processori bisogna fare riferimento a quanto detto all’inizio, cioè quantità di cache L2 e velocità di bus, calibrando il più possibile la scelta sul sistema ed i programmi che si andranno ad utilizzare.
Core 2 Quad: si tratta di processori quad core indicati soprattutto per sistemi destinati a gestire grosse quantità di calcolo, come rendering grafici e flussi video. Il processore che ha avuto più fortuna di questa categoria e probabilmente uno dei migliori prodotti da Intel nella sua storia è indubbiamente il Q6600: gli 8Mb di cache L2 uniti ad una grande capacità di OC che lo porta tranquillamente sui 4Ghz (anche oltre con dissipazione liquida) ne hanno fatto una delle cpu più longeve, essendo sul mercato da oltre 2 anni e mezzo. Oggi che si può trovare sotto i €150, sebbene il fluttuare del rapporto euro/dollaro non consenta previsioni certe, nonostante il consumo ed il calore prodotto (si tratta di processore a 65nm), continua ad essere una delle scelte preferite anche dai professionisti della grafica. La sua produzione verrà interrotta nel mese di marzo, così da essere definitivamente sostituito dal Q8200, un processore che pur vantando metà cache, è costruito con processo a 45nm che garantisce consumi decisamente inferiori, e la sua migliore architettura dal punto di vista delle prestazioni non lo rende di troppo inferiore al fratello maggiore. Vi è poi la serie Q9xxx, attualmente i processori di punta targati Core 2, potendo garantire elevate frequenze di lavoro a ben 12Mb di cache L2: del Q9400 e del Q9550 (oltre che del Q8200) ne è da poco uscita una revisione contraddistinta dal marchio “s” al termine della sigla. Questi processori sono del tutto identici a quelli base tranne che per un TDP a 65W invece che a 95W. Ciò ha fatto sì che le prime subissero un taglio in alcuni casi notevole del loro prezzo al consumo: ora può diventare interessante il Q9650, prima davvero poco gettonato a causa del suo costo molto elevato (sopra i $500, adesso sceso a poco più di $300). Il Q9550 rimane la scelta di compromesso migliore, mentre il Q9400 con i suoi soli 6Mb di cache non sembra la scelta più azzeccata. Da sottolineare come con le cpu quad core sia necessario acquistare un dissipatore esterno rispetto a quello boxato Intel: questo a causa del fatto che i dissipatori proprietari sono molto rumorosi e poco performanti. È previsto il lancio di un nuovo processore, Q7500, destinato a coprire la fascia bassa di prezzo (sotto i $150) ed in grado di fare concorrenza a questo settore di mercato, dove AMD detiene le sue maggiori fette di mercato.
Questi processori non vengono sfruttati dagli attuali titoli videoludici (se non, forse, GTA IV) e per sistemi home/video costituiscono una base di potenza sostanzialmente inespressa. Sono invece assolutamente obbligatori per tutti coloro che lavorano nel campo della grafica digitale e della produzione video.
Core 2 Extreme: è la gamma enthusiast proposta da Intel. È dedicata a tutti coloro che hanno soldi da spendere e sono incalliti overclockers. Avendo infatti il moltiplicatore sbloccato verso l’alto, possono passare nel caso del QX9770 dai 3,2Ghz di base agli oltre 5Ghz in OC (meglio però in questi casi dotare queste cpu di raffreddamento liquido), frequenze irraggiungibili per i processori delle due famiglie sopra descritte. Inutile dire che il loro costo è elevatissimo, sfiorando o addirittura superando i €1000. Generalmente, sebbene le frequenze più elevate possano far ottenere migliori risultati anche in campo grafico, il prezzo ne sconsiglia l’utilizzo su tali macchine che verrebbero a costare oltre €2000, quasi il doppio di un sistema “normale”. Si trovano con maggiore frequenza su computer dedicati al gaming, perché anche se i giochi non sfruttano interamente la cpu, il singolo core oppure i 2 core sfruttati raggiungono frequenze più elevate rispetto a quelle di un Core 2 Duo e dunque consentono migliori risultati nella fluidità di gioco.
Intel Core i7 e i5
Comunemente conosciuti con il nome di Nehalem dal nome in codice della loro architettura, sono gli ultimi nati in casa Intel. Garantiscono prestazioni eccezionali e rappresentano un salto notevole rispetto ai precedenti Core 2. Attualmente ne esistono solo 3 edizioni: 920, 940 e X965. L’ultima, come dice la sigla, è la versione extreme con il moltiplicatore sbloccato verso l’alto, di cui abbiamo già detto.
Per quanto riguarda l’architettura e le novità introdotte con i Nehalem rimando alla lettura di un post pubblicato qualche tempo fa.
Vale ricordare come siano migliorati i due principali parametri: a livello prestazionale il ripristino della tecnologia Hyper Threading rende disponibili al sistema 8 core logici, quindi ca. +30% rispetto alla cpu con HT disattivato. Dal punto di vista dei consumi, il Turbomode affinato ed abbinato al PowerGate consente di avere migliori prestazioni e consumi ridottissimi quando il pc è in idle oppure il programma utilizzato non sfrutta il multi core. Resta il fatto che la maggiore potenza di cui sono dotate porta ad un TDP dichiarato di 130W. Attualmente, la differenza di prezzo che intercorre tra la 920 e la 940 rende abbastanza preferibile la prima, in considerazione del fatto che i pochi megahertz in più non valgono l’esborso maggiore. Le prestazioni in OC sono molto potenti, essendo stato registrato un 4Ghz raffreddato ad aria (per il 920 che di base ha un clock di 2,66Ghz). Da alcuni test disponibili in rete, un i7 920 overclockato a dovere mostra un consumo vicino ai 290W, dunque chiunque si voglia cimentare in queste operazioni, oltre a dotarsi di un sistema di raffreddamento decisamente freezer (ad aria Thermalright e Noctua su tutti), deve dotarsi di un grosso alimentatore estremamente stabile nei suoi voltaggi. A questi livelli è stato inoltre dimostrato come questa cpu ottenga risultati superiori ad un sistema dual Xeon (quindi 8 core fisici).
Dal momento che le componenti che supportano tali processori (schede madri con chipset X58 e ram DDR3 triple channel) sono estremamente costose, un sistema del genere è consigliabile soltanto a chi lavora a livello professionale con rendering e video: una buona macchina per ora viene non meno di €1500.
I Core i5 saranno la versione economica degli i7, destinati dunque al mercato home: è previsto il lancio nel mese di settembre 2009. Se ne parlerà a tempo debito.